g-audio magno! una g-alleria di immagini e parole

lunedì 25 giugno 2012

laBimba


18 mesi

"Ici - Ice - Aice" (Alice)

"dodoi ativo" (lo yogurt è cattivo)
"utto di futta ativo" (il succo di frutta è cattivo)
"bono" (buono)
"nanno" (formaggio)
"andare dove" (dammi la mano e accompagnami ovunque io desideri)
"vedere" (vedere)
"o voi" (lo voglio)
"batto" (prendimi in braccio)
"petore" (pecore)
"babau" (cane)
"miao" (gatto)
"apire"/"apiamo" (apri questa cosa)
"fomicona" (mosca, formica o grosso insetto)
"gnogna" (nonna)
"umoe" (rumore)
"santa madonna" (santa madonna)
"bee sete" (ho sete, vorrei bere)
"u po natuale, u po frisante" (un po' di acqua naturale e un po' di acqua frizzante)
"tema" (crema)
"e poi batta" (e poi basta)
"no niente" (no, non mi piegherò al vostro volere, mai)
"bua" (mi sono fatta male, accorrete)
"puttana" (puttana)
"neo" (neo)
"mutta" (mucca)
"a una" (la luna)
"andea" (andrea)
"afeia" (raffaella)
"giù, sendee" (voglio scendere, aiutatemi)
"aeio" (aereo)
"icottio" (elicottero)

ho deciso di usare queste pagine come un diario,
la mia memoria è labile:
occorre immortalare, o adesso o mai più,
e allora ecco un piccolo vocabolario "alice-italiano"
sto facendo uno sforzo di memoria per recuperare
i lemmi più usati...

silenzio alle mie spalle
silenzio
una vocina: "puisci a tema"

allarme rosso alla base della mia nuca: "pulisci la crema?"
ecco spiegato il silenzio:
e il divano verde di pelle è tutto bianco di crema solare,
manate di crema protezione 50, densa come bitume,

bene
il dizionario per oggi è concluso

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aggiornamento serale:
"antoia" (ancora)
"popò" (cacca)
"atte"/"attone" (latte/lattone)
"cappeio" (cappello)
"davietta" (salvietta)
"bobi" (body)
"ahi ahi" (scotta)

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aggiornamento notturno:
"tottaia" (boowa e kwala)
"o me" (con me = verrò anche io, non pensare di lasciarmi qui, in risposta a frasi tipo "alice, io vado in bagno")

aggiornamento del giorno dopo:
"tornata" (sono tornata, in genere quando scende dal letto dopo un'ora che tento di addormentarla e poi ritorna dopo che ho finto di piangere per dieci minuti)

venerdì 15 giugno 2012

stoppable


settimana scorsa sono stata male;
nei 10 anni precedenti la gravidanza
mi ero ammalata tipo 3 volte,
nell'anno seguente la gravidanza
mi sono ammalata tipo 3 volte
direi che il miglioramento è consistente
:-)

però ho riscoperto la febbre:
un caldo abbraccio, confortevole come
una vecchia coperta di lana fatta a mano;
un abbraccio talmente morbido e delicato
che per un lunghissimo istante ho creduto
di averla davvero addosso quella coperta.
Piccolo delirio domestico.

L'immagine era talmente vivida,
la mia chiusura al mondo talmente totale,
che poi l'ho voluta disegnare.

Nell'angolo in alto a sinistra
l'interferenza di Alice nel mio schizzo della febbre.
Io da anni mi sforzo di ottenere un tratto fresco a spontaneo
(quello in basso a matita, eh già)
poi arriva lei con un paio di pennarelli...

largo ai giovani

mercoledì 6 giugno 2012

eTre




è arrivato a casa il mio terzo libro greco
(uscito per Patakis Publishers)

il titolo è "Te lo prometto" (ecco il link)
l'autrice del testo è la stessa degli altri due
Alexandra Mitsiali
(di cui non inserisco un link per paura di sbagliare persona
a causa dell'alfabeto greco che, a prescindere dai tre libri illustrati,
non mi è per nulla familiare :-D)

il mio nome in copertina è sempre tradotto
perciò risulta come al solito "papaella toàtoi"

l'ho trovato bello come gli altri: bella stampa,
bella impaginazione,
come sempre un prodotto ben curato,
a dispetto della crisi che investe il Paese :-)

l'ho scoperto nella posta venerdì scorso,
un segno del cielo...
proprio quel giorno, pochi minuti dopo,
ho avuto qualche news riguardo al mio "altro lavoro",
quello che in questi mesi, ormai anni direi,
ha preso il sopravvento per motivi fisiologici,
e le news non erano positive.
per questo mi viene da pensare: un segno del cielo?

un segno di scelte passate operate per validi motivi
(allora) che ora che i tempi sono maturati e la
vita alquanto cambiata (evoluta?) risultano poco lungimiranti

al bivio mi ci sono trovata spesso in passato,
al trivio a volte, e ho scelto seguendo il cuore
e il sogno, senza poi avere il coraggio di
portarlo fino in fondo, quel sogno,
o forse non ne ho davvero i mezzi?
la domanda di una vita.
ora pago le conseguenze di quella frammentazione passata,
di troppi ruoli e poca determinazione.

ma non è questa la sede per le crisi esistenziali.

solo una nota: questo è il libro mio e della mia bambina.
era un fagiolo nella pancia quando schizzavo le matite,
era un meloncino sotto il mio maglione quando stendevo i colori sulle tele,
e un esserino famelico e urlante quando terminavo le ultime tavole.
il titolo è risultato profetico: "te lo prometto"
tante sono le promesse che ho già fatto e tante quelle che le faremo,
a partire dalla prima, quando le abbiamo promesso la vita,
in quell'estate con le lacrime in tasca.

mi rendo conto che
fin troppe emozioni, a volte,
accompagnano un libro. che sia letto o realizzato.