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venerdì 21 novembre 2014

socialNarrazioneApiùMani


un giorno in un post di facebook

io:
ho perso il cellulare. ieri notte. scarico e spento. la casa l'ha ingoiato. la mia memoria fallata riesce a risalire fino ad un gesto frustrato dal buio e dall'assenza di caricatore accanto al comodino, poi si perde. ho ripercorso i miei (presunti) passi più volte, ma la logica è sconfitta dal caos esterno-interno. ero stanca. anche la casa lo è. riordinando forse lo ritroverei, sotto un mucchio di panni o di fogli o di giochi o di gatti di polvere. riordinando tutta la casa. riordinando.
forse uscirò per comprarne un altro.

autore2:
Segui la parabola della frustrazione. Oppure ristancati e rifrustrati allo stesso identico modo, ma con in mano una freccia rossa lampeggiante. Ripetendo lo stesso gesto, la freccia cadrà esattamente dove sta il cellulare. Attenta a non romperlo però!

io:
grazie! ora cerco la freccia rossa lampeggiante. da qualche parte in casa dovrei averla. ma sta sotto a qualcos'altro... invisibile...

autore3:
Perdi qualcos'altro, tipo tua figlia. Quando ti metterai a cercarla non la troverai, ma troverai il cellulare.

io:
che idea meravigliosa! risolverebbe molteplici problemi. come si dice: prender due piccioni con una fava. poi però non devo perdere altro, altrimenti ritrovo mia figlia! (accidenti sto invecchiando: mi sto facendo un sacco di scrupoli a spingere il tasto invio. la maternità rammollisce!)

lo stesso giorno, qualche minuto dopo, in un altro post
autore3:
Sono a casa da solo!
Concentrato sullo schermo del pc, sto lavorando.
I miei gatti sono entrambi sulla poltrona, dormono abbracciati.
No correggo dormivano abbracciati, ora fissano un punto sul soffitto.
No correggo fissavano un punto sul soffitto, ora emettono un miagolio tremante.
No correggo emettevano un miagolio tremante, ora sono fuggiti entrambi sotto al letto.
Sono davvero a casa da solo?

autore4:
mai.

io:
insidious
poltergeist
shining
amtyville horror (stai solo per entrare nella letteratura!)
addio
forse là dove andrai c'è il mio cellulare
chiama quando arrivi!

the end


non so perché ho voluto riportare queste righe

fermarle come insetti nell'ambra prima
che lo scorrere della cronologia le disperdesse,
come tante altre conversazioni prima di esse

forse perché sto riflettendo sulla narrazione, sulla narrativa, sulla narratologia,
o solo perché sto riflettendo...
e mi piace notare che le storie si possono nascondere ovunque
perché siamo fatti di storie (per quanto minime, domestiche, individuali)
e che facciamo storie (per quanto frammentate in post, chat, post it, agende, mail...)
e che più storie, quasi con volontà propria, possono decidere di intrecciarsi,
e di diventare una: quasi un racconto a più mani

surreale
umoristico
fantascientifico
horror
?

che importa, basta che qualcuno abbia la pazienza di fare
copia-incolla
e nasce da sé...

tutti i racconti sono già scritti,
dobbiamo solo notarli,
e copiaincollarli...

the end


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